Dal mese di ottobre i cittadini che rientrano in queste categorie potranno accedere alla misura con un carnet fino a 300 euro
Il dpcm del 6 novembre 2020 stanziò 35 milioni di ristori in favore di tassisti ed autisti di ncc. La misura del buono taxi era volta ad agevolare l’uso di questi mezzi per le persone con mobilità ridotta o appartenenti a fasce economicamente deboli. La misura ha funzionato bene in molte città. Tanto che alcuni l’hanno replicata anche dopo l’esaurimento dei fondi nazionali. Come nel caso di Ferrara, dove la misura torna in questi giorni. Il buono taxi prevede un carnet fino a 300 euro.
Le persone in difficoltà economiche o motorie potranno utilizzare il servizio taxi o noleggio con conducente con una copertura del 50 per cento dell’importo della corsa e fino a un massimo di 20 euro. Per il sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, questa misura «rappresenta un sostegno concreto, oltre a dare risposte effettive alle persone con fragilità, che potranno usufruire di un servizio pensato sulle loro esigenze».
L’assessore alle Politiche sociali, Cristina Coletti, sottolinea che questa è «un’operazione che, oltre ad aiutare chi è più in difficoltà nei propri spostamenti, promuove la sostenibilità ambientale e sostiene una categoria, quella dei tassisti, duramente messa alla prova dalla crisi economica e pandemica».
Gli interessati saranno chiamati a sottoscrivere con il Comune una apposita convenzione per partecipare al progetto Buoni viaggio. Ha aderito sinora alla convenzione con il Comune di Ferrara il consorzio Taxisti Ferraresi.
