Il supporto psicologico agli ucraini

Il supporto psicologico agli ucraini

Raggiunta da dalSociale24 la presidente dell’associazione non profit ucraino – italiana VitaUkr, Helen Yampolskaya, ha raccontato la situazione in Ucraina

La situazione internazionale non è buona, cantava Adriano Celentano in una celebre canzone. E la situazione in Ucraina non è buona. Nelle ultime ore l’esercito russo è entrato anche a Kiev. Le testimonianze che arrivano dalla regione parlano di centinaia di morti. Raggiunta da dalSociale24 la presidente dell’associazione non profit ucraino – italiana VitaUkr, Helen Yampolskaya, ha detto che «non so cosa accadrà dopo e fino a che punto arriveranno le truppe. Attualmente cercano di non toccare la popolazione civile. Questa è la mia patria e non voglio che altre persone la occupino. Spero davvero che i nostri partner europei riescano far ragionare la politica e sostengano il nostro Paese con i fatti. Ora siamo una merce di scambio. Vogliamo pace per tutti».

Intanto la famiglia della Yampolskaya si è rifugiata nel seminterrato del negozio sotto casa. «Abbiamo dei bambini. Un giorno o due dovremmo stare rifugiati qui. Saremo di guardia a turno, in modo che gli adulti siano sempre pronti all’azione».

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Intanto sono numerose le organizzazioni locali, di altre nazioni ed internazionali che hanno attivato canali di aiuto e di supporto. Tra queste il ramo italiano dell’associazione della Yampolskaya, che ha attivato una hotline per il supporto psicologico in diverse lingue.

@dalsociale24

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