Veritas confermò la presenza fuori dalla norma di metalli pesanti il diversi pazienti oncologici della Terra dei Fuochi
Per anni scienziati, medici, attivisti hanno gridato che i rifiuti della Terra dei Fuochi avevano impatto sulle malattie che si sviluppano tra gli abitanti di quell’area. Tra questi Antonio Giordano dello Sbarro Institute di Philadephia. Già due anni fa era stato presentato alla Camera lo studio Veritas, che «evidenziò picchi di alcuni metalli pesanti nel sangue delle persone che abitavano in tale area. Dopo due anni Iss e Procura di Napoli Nord confermano quanto evidenziammo». Quel lavoro scientifico indipendente fu finanziato dai cittadini dei comuni che ricadevano nella Terra dei Fuochi.
Veritas confrontò la presenza nel sangue di metalli come cadmio, mercurio, arsenico, piombo in dieci pazienti oncologici di Giugliano, con 27 soggetti sani ed altri 85 pazienti oncologici di altre aree. In quei pazienti la presenza di quei metalli legati allo smaltimento illecito dei rifiuti e alla loro combustione era fuori dalla norma.
Dal rapporto di Procura e Iss emergono dati strazianti. Come quello che evidenzia che il 37 per cento della popolazione di quei 38 comuni risiede entro 100 metri da almeno una discarica. «Si tratta di dati che molti, in questi anni, hanno voluto nascondere sotto il tappeto come si fa con la polvere. Noi stiamo lottando contro tutto ciò. Abbiamo fatto votare, con la senatrice Castellone, una legge sul registro tumori che mancava. Adesso il registro tumori è in costruzione», sottolinea il deputato del M5S Salvatore Micillo. L’ex sottosegretario all’Ambiente ricorda le azioni messi in campo in questi anni in parlamento. Dalle bonifiche di 160 siti alla legge 68/2015 sugli ecoreati fino alle 500 telecamere per il controllo del territorio volute dal ministro Costa.
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