Il tortellino non fa integrazione

Il tortellino non fa integrazione

Il commento delle comunità arabe

Continua la polemica sui tortellini dell’accoglienza. Già nelle prime ore dopo la pubblicazione della notizia da più parti erano giunte lamentele, presa di distanze dalla scelta di realizzare dei tortellini ripieni di pollo per la festa di San Petronio. E all’appuntamento mancano poche ore. Sarà infatti domani, venerdì 4 ottobre, che piazza Maggiore a Bologna si riempirà di stand. Soprattutto gastronomici. Alla lunga lista di chi non è d’accordo con la scelta si aggiungono le comunità del mondo arabo in Italia e le associazioni dei medici di origine straniera in Italia.

«Il tortellino non fa integrazione. La convivenza si fa in due con reciprocità e rispetto senza imposizioni», hanno commentato le comunità arabe alla scelta di preparare tortellini senza carne di maiale per quanti non possono mangiarla motivi religiosi. Le associazioni credono invece che sia necessario un lavoro comune per favorire l’integrazione attraverso «il dialogo costruttivo per combattere ogni forma di strumentalizzazione mediatica o politica su casi isolati».

«Ringraziamo ogni iniziativa che va nel rispetto della diversità, delle religioni e le culture dei cittadini residenti in Italia ma – dice il presidente nazionale dell’Amsi e Co-Mai, Foad Aodi – senza imposizioni, ricatti o pretese personali da parte delle comunità arabe e musulmane che vanno a ledere la sensibilità altrui, la legge italiana o la religione cristiana, comprese dieta e crocifisso».

Redazione
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