La legge 126 del 16 settembre che ha introdotto l’obbligo di Green pass chiarisce, tra le altre cose, quali siano i tamponi validi. Per accedere ad una serie di attività, tra cui scuola e lavoro, sono accettati i test molecolari salivari. A seguito della promulgazione della legge il ministero della Salute ha emanato una circolare in cui chiarisce che test molecolari alternativi ai tamponi naso-faringei e orofaringei sono accettati solo per specifiche categorie di persone: bambini a scuola, disabili e anziani nelle rsa. Un primo passo importante che ha visto il plauso da parte dei rappresentanti delle categorie interessate.

Quello che però chiedono ora queste categorie, a distanza di poco più di un mese dall’avvio del nuovo meccanismo, è di intervenire sul costo dei test. In molti casi, come per i ragazzi autistici o con altre disabilità gravi, l’inoculazione del vaccino non è una strada percorribili. Non per chissà quale timore (che in alcuni casi è stato evidenziato), ma perchè queste persone rifiutano qualsiasi azione vista come traumatica. Ma può diventare traumatica, per il portafogli, l’alternativa. Un tampone molecolare salivare costa infatti 70 euro. Non è previsto un prezzo calmierato. Questo costo, per una famiglia media, sul lungo periodo può diventare insostenibile. E per alcuni lo è già oggi.

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La richiesta arriva da Vincenzo Abate, presidente dell’associazione La Forza del Silenzio, che con altre 30 associazioni ha creato il coordinamento Campania Aut 2016. Nella missiva inviata al governatore della Campania De Luca ed ai ministri della Salute e della Disabilità, chiede che i test salivari autorizzati siano gratuiti per i soggetti con spettro autistico.

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