Una stanza per una donna afghana

Una stanza per una donna afghana

Sono oltre 200 le persone che hanno risposto presente all’appello della cooperativa sociale del milanese

L’emergenza umanitaria che sta vivendo l’Afghanistan in queste ultime settimane sta trovando solidarietà da più parti. L’Italia deve assumersi in primis l’impegno a portare qui quanti hanno collaborato con il nostro contingente nel Paese arabo in questi anni. Le disponibilità ad accoglierli stanno arrivando da più parti. In Campania sarà messo a disposizione il Covid Residence dell’ospedale del Mare di Napoli. Il terzo e il quarto piano della struttura dell’area est della città saranno dedicati alla quarantena dei cittadini afghani.

Per Legacoopsociali «occorre attivare con urgenza una politica di corridoi umanitari coordinata a livello italiano ed europeo per accogliere e dare una prospettiva ai rifugiati, ma serve anche mantenere un presidio diplomatico e delle organizzazioni umanitarie per aiutare quanti resteranno nel paese pure a rischio di ritorsioni e violenze». A cominciare dalle donne. E proprio a queste ultime si rivolge l’iniziativa messa in campo dalla cooperativa sociale Il Melograno, Una stanza per una donna afghana. Sono oltre 200 le persone che hanno risposto presente all’appello mettendo a disposizione una stanza per una donna che scappa dal fondamentalismo talebano.

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L’iniziativa prevede inoltre la creazione di una rete sul territorio milanese che possa fornire cibo ed altri beni di prima necessità a chi arriva dall’Afghanistan. Per avere informazioni o aderire all’iniziativa si può scrivere a afghanistan@ilmelogranonet.it.

@dalsociale24

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