Musica e criminalità tra Londra e Napoli

Musica e criminalità tra Londra e Napoli

Il reportage di Amalia De Simone e Simona Petricciuolo per Il Fattore Umano, la trasmissione di Rai3, andrà in onda questa sera, intorno alle 23.15

Napoli e Londra presentano una serie di elementi comuni. Soprattutto nei quartieri periferici. Li presentano sia nella struttura, con l’edilizia popolare, che con la presenza di bande criminali, composte per lo più da giovani. E così ci si può perdere nel rione Villa di San Giovanni a Teduccio, a Napoli est, come a Maryland, a Est London. La differenza tra le bande dell’una e dell’altra parte è l’appellativo. Da clan nostrano il temine per identificarli oltremanica è gang. Nei fatti sono la stessa cosa. Le organizzazioni criminali si affrontano per dividersi porzioni di territorio, attività illecite, (innanzitutto lo spaccio di droga), che si marchiano per certificare la loro appartenenza al gruppo, che non si arricchiscono veramente come i clan veri, che muoiono giovani o finiscono in galera.

Altro tratto in comune tra i giovani criminali napoletani e londinesi è la musica. La utilizzano per narrare le loro gesta. Il genere utilizzato è il drill, che deriva dal rap. Pistole. droga, soldi, vita di strada. Questi gli argomenti. Gli spari e i caricatori delle armi sono utilizzati nelle sequenze ritmiche. Gli accademici si dividono tra chi accusa i drillers di incitare alla violenza e mandare messaggi di morte a gangs rivali e chi invece li individua come espressione di una cultura underground neorealista. Spesso di drillers sono stati anche processati. Questi sono i temi al centro del racconto di Sound of gangs, il reportage di Amalia De Simone e Simona Petricciuolo per Il Fattore Umano, la trasmissione di Raffaella Pusceddu e Luigi Montebello in onda su Rai3. Il lavoro andrà in onda questa sera, intorno alle 23.15.

Un racconto immersivo nel fenomeno delle gangs a cavallo di due città: Londra e Napoli. Ex affiliati, gangster, drillers, vittime innocenti, produttori musicali sono i protagonisti di una storia che rimbalza da Napoli a Londra e che racconta di ragazzini cresciuti nella violenza e di una musica che a volte è apologetica della vita criminale e altre volte è un mezzo di riscatto. Il reportage mostra da un lato i carnefici, dall’altro i morti innocenti. A fare da narratrice, colei che è considerata la signora del rap: Paola Zukar, manager di artisti del calibro di Marracash, Fabri Fibra, Madame.

@dalsociale24

Redazione
ADMINISTRATOR
PROFILE

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Skip to content