Un servizio pubblico dalla parte delle donne

Un servizio pubblico dalla parte delle donne

La petizione ha già superato le 20mila firme

La 70esima edizione del Festival di Sanremo si è contraddistinta anche per aver portato sul palco dell’Ariston e nelle case di molti italiani temi di carattere sociale. Tra questi anche la violenza di genere proprio nella serata di apertura con il monologo di Rula Jebreal e la canzone di Jessica Notaro e Antonio Maggio.

Ma il tema della violenza sulla donne non si è fermato alla prima serata. La 48enne palermitana Lidia Vivoli ha lanciato una petizione per un «servizio pubblico dalla parte delle donne». La donna, sopravvissuta a un tentativo di femminicidio, ha chiesto di «destinare parte dei proventi della raccolta pubblicitaria di Sanremo 2020 per dare vita ad una striscia mensile sulla tv pubblica che racconti in modo opportuno noi donne, il tema della violenza di genere e delle discriminazioni». La petizione ha superato le 20mila firme durante i primi tre giorni del Festival.

La scelta della dirigenza Rai di accettare le proposte contenute nella petizione sarebbe «un ottimo modo per ribadire il ruolo preminente che la tv pubblica ha nel sensibilizzare ed educare i cittadini su temi così importanti per la società», ha detto Lidia Vivoli.

Redazione
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