Il Senato ha approvato la legge Salvamare

Il Senato ha approvato la legge Salvamare

Con 198 voti a favore e 17 astenuti (di Fratelli d’Italia) l’Aula del Senato ha approvato la legge voluta dall’ex ministro dell’Ambiente Sergio Costa

Da Promozione del recupero dei rifiuti in mare e per l’economia, lo scorso febbraio, la legge conosciuta come Salvamare si è trasformata in Disposizioni per il recupero dei rifiuti in mare e nelle acque interne e per la promozione dell’economia circolare. Un allargamento dell’intervento di una proposta di legge che era partita con il Conte I, e fortemente voluta dall’allora ministro dell’Ambiente Sergio Costa. Poco fa, con 198 voti a favore e 17 astenuti (di Fratelli d’Italia) l’Aula del Senato ha approvato in via definitiva.

Fino ad oggi i pescatori che raccoglievano rifiuti in mare durante l’attività di pesca, erano costretti a ributtarli in mare. Altrimenti erano a rischio sanzioni amministrative. Questo perchéi rifiuti riemerge dal mare erano considerati rifiuti speciali e non urbani. Il trasporto a terra di quegli stessi rifiuti poteva essere configurato come reato di trasporto illecito di rifiuti. La Salvamare derubrica quei reati e consente il conferimento di quei rifiuti nel porto di approdo delle navi.

«Avevamo bisogno di una legge che potesse intervenire decisamente per arginare l’inquinamento del mare, dei fiumi e dei laghi e, soprattutto, che mettesse al centro la loro bonifica», hanni evidenziato i senatori M5S della commissione Ambiente del Senato. Nella dichiarazione di voto in Aula, la capogruppo M5S in commissione Ambiente, Patty L’Abbate, ha ricordato che «la Salvamare prevede attività di promozione, nelle scuole di ogni ordine e grado, di attività sulla conservazione dell’ambiente e, in particolare, del mare. Nelle scuole saranno inoltre promosse pratiche di corretto conferimento dei rifiuti e sul recupero e riuso dei beni».

«Fin dalla prima proposta della Salvamare abbiamo evidenziato che si trattava di una legge quantomai necessaria. La votazione di oggi è storica. Ora il Paese si prepara ad un cambio di paradigma e di approccio ai rifiuti ripescati dal mare. Questo passaggio consentirà anche a noi, per le attività del World Cleanup Day di settembre, di poter operare con maggiore sinergia nella raccolta dei rifiuti a mare», ha sottolineato il presidente di Let’s do It! Italy, Vincenzo Capasso.

@dalsociale24

Redazione
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