Semi di Reti vuole fare cultura

Semi di Reti vuole fare cultura

Graziano Rossi, editore della testata Ghigliottina ci racconta la prima edizione del festival, dal 9 all’11 maggio a Roma

Dal 9 all’11 maggio 2025, Villetta Social LAB ospiterà la prima edizione di Semi di Reti: incontri tra Cultura, Diritti, Ambiente. L’evento, di cui dalSociale24.it è media partner, nasce dalla collaborazione tra Monica Maggi, presidente dell’associazione culturale Libra, e la testata giornalistica online Ghigliottina.info. Per conoscere meglio l’iniziativa ne abbiamo parlato con l’editore di Ghigliottina, Graziano Rossi.

Semi di Reti è un titolo evocativo: come nasce l’idea del festival e quale messaggio vuole trasmettere alla città di Roma?
«L’obiettivo è semplice ma allo stesso tempo fondamentale, quello di fare comunità per davvero e far germogliare, letteralmente, relazioni. E in una città meravigliosa ma allo stesso tempo complicata come la cosiddetta città eterna la sfida diventa epocale».

In un contesto culturale sempre più frammentato, quanto è importante oggi creare reti tra realtà editoriali, associative e cittadine?
«È probabilmente la parola chiave, rete, perché molto spesso le iniziative che partono dal basso hanno una efficacia maggiore rispetto a ciò che fa, o non fa, la cosa pubblica. È chiaro che anche le associazioni, le realtà editoriali e i gruppi di cittadini devono metterci la stessa volontà proprio come le amministrazioni locali».

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Quali sono state le maggiori difficoltà incontrate nell’organizzazione di questa prima edizione e quali le soddisfazioni più grandi finora?
«Chiaramente i costi, anche se, proprio grazie a un’organizzazione capillare, messa a punto sia con chi ci ospita, Villetta Social LAB, storico centro politico-culturale della Garbatella, che con le case editrici che con piacere hanno aderito, Città Nuova, effequ, Ensemble, Le Commari, Le Plurali, Readerforblind, Round Robin, ma anche i singoli ospiti, sono stati di fondamentale supporto. E poi, a proposito di reti e di semi, abbiamo aperto una raccolta fondi sulla piattaforma GoFundMe. Per quanto riguarda le soddisfazioni, innanzitutto il patrocinio del Municipio VIII di Roma Capitale, che ha espresso pieno apprezzamento per la nascita del festival Semi di Reti, e poi, come appena detto, la volontà, a partire da noi organizzatori, di realizzare il programma della tre giorni di eventi insieme a chi abbiamo invitato».

Ghigliottina è una realtà editoriale indipendente attenta all’informazione dal basso: in che modo il festival riflette il vostro approccio al giornalismo e alla cultura?
«Direi al 101%, nel senso che l’informazione non solo è cultura, ma è anche un pilastro della nostra società, e per noi, così come per l’associazione culturale Libra, con cui organizziamo il festival, è imprescindibile produrre contenuti di qualità».

Il festival accoglie anche giovani giornalisti, illustratori e attivisti culturali: qual è, secondo te, il ruolo delle nuove generazioni nella costruzione di un’informazione più libera e partecipata?
«Viviamo ormai da tanti anni nell’epoca dei social, che se da una parte hanno letteralmente inghiottito centinaia di milioni di persone, giovani e giovanissimi compresi, dall’altra parte, come per ogni innovazione ed evoluzione, se quegli strumenti, in questo caso il giornalismo online che passa anche dai social, vengono utilizzati e soprattutto capiti, allora si potrà tornare a parlare – e noi di Ghigliottina.info ci crediamo fermamente – di Giornalismo e Informazione, ma con le maiuscole».

@rob_malfatti

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