Un’area abbandonata è stata trasformata in un teatro agreste, con alberi da frutto, ortaggi e spazi pensati per promuovere socialità e creatività
L’Orto Sociale Urbano di Ponticelli non è solo un semplice spazio verde, ma un simbolo di rinascita e coesione per un intero quartiere. In una realtà spesso segnata da difficoltà, questo luogo rappresenta il cuore pulsante di una comunità che ha trovato nell’orto una nuova opportunità di crescita e condivisione.
Grazie al progetto Agro Living Lab (ALL), un’area abbandonata è stata trasformata in un teatro agreste, con alberi da frutto, ortaggi e spazi pensati per promuovere socialità e creatività. Un intervento che dimostra come la rigenerazione urbana possa essere uno strumento potente per migliorare la qualità della vita e favorire il senso di appartenenza.
Il progetto è stato reso possibile grazie al supporto dell’8×1000 Soka Gakkai e al coordinamento della cooperativa ERA, che hanno creduto nella visione di trasformare un luogo dimenticato in un angolo di bellezza e speranza. Un grande ringraziamento va al Centro Diurno Lilliput, i cui ragazzi si dedicano quotidianamente con passione alla cura dell’orto, dimostrando quanto sia fondamentale il coinvolgimento diretto della comunità per garantire il successo di iniziative simili.
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Un ruolo chiave è stato svolto anche dai partner che hanno contribuito alla progettazione e all’animazione dello spazio: Needle Agopuntura Urbana e Jolie Rouge APS per la progettazione degli spazi, Legambiente Campania per il supporto ambientale e l’associazione Gioco Immagine e Parole per le attività educative e culturali. Questo lavoro di squadra ha permesso di creare un modello replicabile di rigenerazione urbana.
Gli orti sociali, del resto, rappresentano una risorsa sempre più apprezzata. Secondo una ricerca condotta da Nomisma, il 70% degli italiani riconosce il loro ruolo fondamentale per favorire la socializzazione, mentre il 65% li considera strumenti indispensabili per l’educazione ambientale. L’Orto Sociale Urbano di Ponticelli incarna pienamente queste potenzialità, offrendo alla comunità un luogo dove la natura e l’incontro umano si intrecciano.
Anche se il progetto Agro Living Lab giunge al termine, l’eredità che lascia è destinata a durare nel tempo. Gli ortolani, il vero cuore pulsante di questo spazio, continueranno a prendersene cura, animandolo con passione e impegno quotidiano.
