La resistenza civile di Libridine

La resistenza civile di Libridine

A marzo compirà sette anni di attività

Negli ultimi cinque anni hanno chiuso 2300 librerie. Una crisi profonda che non coinvolge solo le piccole librerie di quartiere. Come abbiamo già raccontato nei giorni scorsi ha chiuso anche la Feltrinelli International di Roma. Fatto che ha portato il presidente dell’associazione Librai Italiani, Paolo Ambrosini, a diffondere i dati.

Esistono però delle esperienze felici di resistenza. Come quella di Libridine, piccola libreria sita in via Diaz 71 a Portici, in provincia di Napoli, che a marzo compirà sette anni di attività. Un’esperienza portata avanti da Diego Penna e Nadia Labriola. Un luogo che non è una semplice libreria, ma un luogo di ritrovo. Dove il librario non è un esercente, ma un amico che ti sa consigliare, ti sa raccontare quello che c’è dietro alle pagine. E dove si svolgono diverse attività collaterali per adulti e bambini.

Negli anni non sono mancate le difficoltà. Libridine per un breve periodo ha attraverso anche una fase di chiusura. Ma poi è rinata grazie al sostegno della cittadinanza. Da dicembre i proprietari hanno rilanciato la possibilità di associarsi a LibridineLab, l’associazione che sostiene la libreria. Dal 28 dicembre è possibile tesserarsi per sostenere e partecipare alla vita di Libridine. Per sostenere una storia di resistenza civile.



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