Chiesto un Recovery Fund sostenibile

Chiesto un Recovery Fund sostenibile

Le voci di Alleanza delle cooperative, Acli e Movimento cristiano lavoratori

Il Recovery Fund approvato in Europa ha sposato molte delle richieste dell’Italia. Al Belpaese nel 2021 andranno 209 miliardi di euro. Di questi 81 di sussidi e 128 di prestito a tasso agevolato. Ora tocca al governo presentare un piano di spesa di questi fondi. Il terzo settore chiede che sia un piano di investimenti sostenibile.

Il presidente dell’Alleanza delle cooperative italiano, Mauro Lusetti ha sottolineato che «adesso si tratterà di utilizzare questi fondi in modo efficace per assicurare una robusta ripresa dell’economia del nostro Paese, definendo un piano di rilancio che punti ad avviare un percorso di sviluppo inclusivo e sostenibile sotto il profilo ambientale, economico e sociale».

Per il presidente nazionale delle Acli, Roberto Rossini, «dobbiamo trasformare questa emergenza sociale in un’occasione per cambiare il nostro modello di sviluppo puntando su un piano per la formazione e poi su una riforma fiscale che redistribuisca davvero la ricchezza e guardi agli ultimi e ai penultimi».

Per il presidente del Movimento cristiano lavoratori, Domenico Delle Foglie, questi fondi vanno spesi bene, che «vuol dire anche promuovere e sostenere chi produce e garantisce al Paese capitale umano e capitale sociale. Sarebbe un errore fatale trascurare il terzo settore e il suo contributo, anche in termini di innovazione, al sistema Paese. Senza dimenticare il suo ruolo decisivo nella lotta al Covid-19 e nella tenuta sociale dell’Italia».

Redazione
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