La pandemia non ha fermato gli ecoreati

La pandemia non ha fermato gli ecoreati

Campania (maglia nera), Sicilia e Puglia ha fatto registrare, lo scorso anno, il 46 per cento di illeciti in termini ambientali ed ecoreati

In un articolo di ieri avevamo fatto il quadro della Sicilia su pezzi di politiche sociali ed ambientali. E non è ne usciva bene. Oggi è stato pubblicato il rapporto Ecomafia 2021 di Legambiente, con il sostegno di Cobat e Novamont. Anche qui la Sicilia non ne esce bene. Insieme a Campania (maglia nera) e Puglia ha fatto registrare, lo scorso anno, il 46 per cento di illeciti in termini ambientali. Nonostante la pandemia gli ecoreati registrati nel 2020 sono stati 34.867 (+0,6% rispetto al 2019), con una media di oltre 95 reati al giorno, 4 ogni ora. L’ecomafia non conosce lockdown. I numeri sono impietosi e preoccupanti. Aumentano del 12 per cento le persone denunciate, del 14,2 le ordinanze di custodia cautelare, addirittura del 25,4 per cento i sequestri. Calano però i controlli (-17%) anche a causa della pandemia.

Al quarto posto il Lazio con 3.082 reati, che supera così la Calabria. La regione del centro Italia registra record negativi anche sul versante delle archeomafie con il 14,7 per cento del totale nazionale. Seguono Puglia (11,6%), Toscana (10,6%) e Campania (9%). La Lombardia è prima per numero di arresti con 56. Il Lazio sale in classifica anche per reati legati alla zoomafia. Con 737 reati accertati è la quarta regione italiana. Per questo giro d’affari illegale è stato stimato un fatturato di 3 miliardi di euro. I traffici coinvolgono cani e gatti con finti pedigree oltre che animali esotici. In crescita anche il bracconaggio e il contrabbando di fauna selvatica, corse clandestine dei cavalli, combattimenti fra cani, macellazione clandestina, racket del pesce, sofisticazioni alimentari.

«Dato preoccupante è l’aumento degli ecoreati nelle regioni a tradizionale presenza mafiosa. Questo è un campanello d’allarme molto serio anche in vista della gestione dei fondi Pnrr, sui quali il livello di attenzione, a partire dagli appalti, deve essere altissimo», ha detto il presidente della commissione parlamentare Ecomafie, Stefano Vignaroli.

Dalla regione maglia nera, il presidente della commissione Anticamorra, Gianpiero Zinzi, ha sottolineato che «siamo di fronte a un’emergenza di portata tale da rendere necessaria un’azione sinergica e forte al pari di quelle che le istituzioni tutte hanno messo in campo, dal punto di vista dei controlli e delle misure di prevenzione, per limitare la diffusione del Coronavirus. La Regione dimostri con i fatti il proprio impegno e pretenda dal governo nazionale iniziative mirate e concrete per debellare anche questo virus».

@dalsociale24



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