Le proteste ambientaliste in Campania

Le proteste ambientaliste in Campania

Da Presenzano in provincia di Caserta al quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio cittadini e comitati si mobilitano contro le centrali a gas

Ieri Legambiente ha pubblicato l’indagine Beach Litter 2021 che ha evidenziano un peggioramento della situazione rispetto allo scorso anno. Continuano a crescere i rifiuti sulle spiagge. Dai 654 rifiuti ogni cento metri del 2020 si è passati ai 783 di quest’anno. In diversi casi si tratta anche di rifiuti pericolosi come le cronache ci consegnano sempre più spesso. Una battaglia che molte associazioni e privati cittadini portano avanti da anni. Spesso senza il supporto delle istituzioni. Sono tante le battaglie che cittadini e comitati portano avanti sul fronte ambientale.

Come quella di Presenzano, dove i cittadini ieri sono scesi in strada a protestare contro la costruzione di una nuova centrale Turbogas da parte di Edison. Un appuntamento che rientra nella mobilitazione internazionale lanciata da Rise Up 4 Climate Justice contro le grandi multinazionali del fossile in occasione degli incontri degli azionisti delle maggiori aziende del settore. Alla manifestazione hanno preso parte agricoltori, comitati ambientalisti, le realtà aderenti alle reti di Stop Biocidio e di Bees Against G20.

Che non ci fosse la necessità di nuove infrastrutture di gas fossile (come centrali elettriche a gas, terminali di importazione di gas naturale liquefatto e gasdotti) era già chiaro da più di un anno. Nel febbraio 2020, infatti, Global Energy Monitor ed Europe Gas Tracker avevano sottolineato che quelle infrastrutture non sono necessarie in quanto l’attuale capacità di importazione di gas dell’Ue è quasi il doppio (1,8 volte) rispetto all’attuale consumo di gas. Posizione ribadita lo scorso aprile, quando la Gem ha sottolineato che questo piano di espansione è in contrasto con l’obiettivo dichiarato dell’Ue di zero emissioni di gas serra entro il 2050.

«La crisi pandemica ha evidenziato che è arrivato il momento di invertire la rotta, che i combustibili fossili vanno lasciati sotto terra e soprattutto che il modello di sviluppo capitalistico ha miseramente fallito, arricchendo i soliti noti e avvelenando i nostri territori. Giornate come questa – hanno evidenziato gli attivisti – servono a ribadire che è arrivato il momento di lasciarselo alle spalle». Una giornata come quella di ieri a Presenzano sarà celebrata sabato 15 nel quartiere napoletano di San Giovanni a Teduccio. Cittadini, comitati ed associazioni si mobiliteranno alle 9.30 per manifestare contro la costruzione di un nuovo deposito di gas naturale nel porto industriale di Napoli.

«Sabato manifesteremo contro un progetto che devasterebbe ulteriormente il litorale est della città. Parliamo di un sito di stoccaggio per il gas naturale liquido (Gnl) da 20mila metri cubi che metterebbe a rischio tutta la popolazione. A pochi passi da un Sin e da un’area marina da recuperare non può nascere un sito di stoccaggio del genere e di queste dimensioni. La transizione ecologica – ha detto il presidente della cooperativa Sepofà, Roberto Malfatti – deve partire dalla riqualificazione dei territori, mare incluso, mettendo al centro le bonifiche e il rispetto dei cittadini che hanno sempre subìto sia sotto il profilo ambientale e sociale».

@dalsociale24

Redazione
ADMINISTRATOR
PROFILE

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Skip to content