Il patto europeo sull’immigrazione

Il patto europeo sull’immigrazione

Tra i punti l’introduzione dei meccanismi di redistribuzione obbligatoria dei richiedenti asilo nei vari Paesi

Nel 2015 i governi dei 27 Paesi dell’Unione approvarono in Consiglio l’Agenda europea sull’immigrazione. Nei prossimi giorni saranno chiamati a fare altrettanto con il nuovo Patto sull’immigrazione e sull’asilo. La presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen ha fatto sapere che l’obiettivo è abolire il regolamento di Dublino. I dettagli del Patto saranno annunciati il 23 settembre e dovrà essere approvato entro il 30 settembre.

Tra i punti al centro del documento dovrebbe figurare l’introduzione dei meccanismi di redistribuzione obbligatoria dei richiedenti asilo nei vari Paesi. Se dovesse essere confermato questo punto sarebbe un passo avanti notevole delle attuali posizione di Italia, Spagna e Grecia. Dovrebbero inoltre essere inseriti il rafforzamento di Frontex nella gestione dei rimpatri, l’aumento della collaborazione con la Turchia, l’aumento degli accordi di rimpatrio, l’aumento dei canali di ingresso regolari.

L’Unione ha invitato tutte le organizzazioni che si occupano di immigrazione in Europa ad esporre le proprie idee sul cambiamento delle politiche europee sull’immigrazione. Tra queste ha risposto l’Asgi, che il 27 agosto ha inviato le proprie considerazione all’Ue. Dieci punti nei quali l’associazione chiede che l’Europa adotti un approccio basato sui diritti nei confronti dei migranti e dei richiedenti asilo.

Redazione
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