Ostie modenesi per il Papa

Ostie modenesi per il Papa

La cooperativa Giorni Nuovi coinvolge alcuni detenuti della casa circondariale di Castelfranco Emilia in alcune fasi di lavorazione

Da giovedì 22 a domenica 25 Matera ha ospitato il Congresso Eucaristico nazionale. In quei giorni, che si sono chiusi con la messa celebrata dal Papa, le celebrazioni eucaristiche sono state accompagnate dalle ostie prodotte dalla cooperativa sociale Giorni Nuovi di Modena. Fondata nel 2015 da cinque volontari che operano nelle carceri modenesi da una decina d’anni, la coop coinvolge anche alcuni detenuti della casa circondariale di Castelfranco Emilia in alcune fasi di lavorazione delle ostie.

35mila le ostie prodotte da Giorni Nuovi per il consesso lucano. «All’inizio il nostro impegno era di natura squisitamente religiosa, ma i detenuti ci chiedevano con insistenza un lavoro e una casa», ha sottolineato il presidente di Giorni Nuovi, Francesco Pagano, all’agenzia Dire. Il progetto dell’ostificio è stato subito appoggiato dalla direttrice del carcere, Maria Martone, e dall’arcivescovo di Bologna, Matteo Zuppi. È stato proprio quest’ultimo a finanziare l’acquisto dei macchinari, poi donati al carcere dalla cooperativa. È nata così l’idea di un marchio alimentare partecipato dai detenuti.

Un percorso avviato già prima del Covid, quando la direzione del carcere Sant’Anna di Modena chiese alla coop di reimpiegare le mele in eccesso coltivate sul posto. Poi sono arrivati succhi di frutta, omogeneizzati, composte. Oggi la cooperativa emiliana imbottiglia l’olio extravergine di oliva prodotto in beni confiscatia ‘ndrangheta e mafia al sud. Il reinserimento dei detenuti va oltre il campo alimentare. Realizzano incatti anche presepi artigianali, lavorazioni tessili e assemblaggi per alcune aziende locali.

@dalsociale24

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