3 mila nuovi poveri alle Caritas toscane

3 mila nuovi poveri alle Caritas toscane

Tra i nuovi poveri precari, stagionali, lavoratori a nero, migranti, under 34

Sono 3.042 i nuovi poveri che si sono affacciati alle Caritas diocesane della Toscana durante il periodo di emergenza. Persone che dal 10 marzo al 22 aprile hanno chiesto un sostegno perché in stato di necessità. Un incremento che secondo le Caritas della Toscana è pari al 91 per cento rispetto al periodo precedente. Si tratta di persone «totalmente sconosciute alla rete dei servizi degli uffici per la pastorale della carità delle diocesi della regione nel periodo precedente alla pandemia», spiega Caritas.

Si tratta di persone che hanno perso il lavoro. Persone in uscita da piccole aziende, di partite iva, di giostrai, ambulanti. Lavoratori precari, stagionali, anche nel settore turistico. In buona parte anche persone che prima dell’emergenza vivevano di economia sommersa e che quindi non hanno paracaduti come la cassa integrazione.

Si allarga anche l’area di marginalità. Come Pisa, Prato. Un numero superiore di senza dimora si è rivolto alle Caritas di Pisa, Pistoia, Pescia. In aumento anche la richiesta d’aiuto di nomadi e richiedenti asilo. Nel comunicato diffuso dalle Caritas diocesane toscane viene evidenziato «l’ulteriore impoverimento dei migranti, particolarmente numerosi proprio fra le categorie più colpite e meno tutelate: è il caso dei lavoratori irregolari e stagionali, ma anche delle badanti e degli ambulanti». In aumento anche le richieste di under 34.

Redazione
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