Narrare le mafie ai tempi del Coronavirus

Narrare le mafie ai tempi del Coronavirus

Ogni mercoledì, per cinque mercoledì un video di approfondimento

Le mafie nelle emergenze acquisiscono forza, potere. Nei confronti dei più deboli, degli ultimi. Di quelli che hanno bisogno di mettere un pezzo di pane a tavola e non possono attendere i tempi dello Stato. E in questi momenti investono. Come hanno fatto negli anni nella distribuzione alimentare, nelle farmacie, nella sanità. Per raccontare come le mafie si muovono al tempo del Coronavirus il Comune di Bologna ha lanciato una nuova rassegna.

Narrare le mafie: come le organizzazioni criminali si fanno strada ai tempi del Coronavirus. Questo il titolo del format che prevede la pubblicazione, ogni mercoledì, per cinque mercoledì, di un video di approfondimento sul sito dell’Osservatorio Legalità. Un modo per tenere alta l’attenzione attraverso le voci di protagonisti che dal sud al nord del Paese, stanno cercando di monitorare le situazioni di rischio legate alle infiltrazioni mafiose nei vari territori.

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Ieri il primo appuntamento ha visto protagonista Leonardo Pamisano con un focus su lavoro e caporalato.

«La pandemia, come le grandi calamità naturali, è un’ottima occasione per le organizzazioni criminali di incidere profondamente nell’economia e sulla società dei paesi colpiti, attraverso strategie che fanno leva sulla disperazione e le difficoltà delle persone, facendosi spazio in un contesto economico fortemente provato da tale evento di portata mondiale. Questo è dunque uno dei momenti in cui abbassare la guardia su questi fenomeni può essere molto pericoloso e l’impegno di tutti è determinante», ha dichiarato la consigliera di fiducia del sindaco per la Legalità, Giulia Di Girolamo.

Redazione
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