La moda inclusiva alla Milano Fashion Week

La moda inclusiva alla Milano Fashion Week

I capi della 34 imprenditrice romana Giulia Bartoccioni riscrivono il rapporto tra moda e disabilità

Tutti indossiamo vestiti. Tutti possono avere dei riferimenti nel campo della moda. Per questo il settore deve parlare a tutti. Essere inclusivo. Di esperienze in tal senso ce ne sono diverse. Da Torino a Milano. Dalla Fashion Week piemontese a quella milanese. Venerdì 23 settembre l’imprenditrice romana Giulia Bartoccioni ha presentato la sua prima collezione. Iulia Barton è un brand di moda inclusiva.

I capi della 34 imprenditrice romana riscrivono il rapporto tra moda e disabilità. Look adattivi e sostenibili. Rispondendo così anche alla necessità del settore di guardare all’ambiente. Una moda inclusiva, appunto. Dieci capi versatili e scomponibili. Le maniche delle felpe si possono staccare. Così come sono regolabili le gambe dei pantaloni. Anche i tessuti rispondono alle necessità delle persone con disabilità. Elastici, ipoallergenici, idrorepellenti.

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I capi sono inoltre realizzati da abiti e tessuti riciclati. In modo da ridurre al massimo l’impatto ambientale. «Volevamo ribaltare la logica della fast fashion e andare verso la sostenibilità. E poi volevamo rompere gli schemi: capi basic che puoi usare sia in estate sia in inverno sono comodi per tutti», ha sottolineato l’imprenditrice Giulia Bartoccioni.

In passerella hanno sfilano modelli e modelle con gli stessi capi. Per l’ideatore di Iulia Barton la «neutralità pensata anche per favorire anche le persone con identità non binarie o con disforie di genere e dare loro abiti che non li costringano, a priori, a una scelta». 

@dalsociale24

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