L’Unicef porta nelle università i diritti dell’infanzia

L’Unicef porta nelle università i diritti dell’infanzia

Protocollo Unicef- Università: è tappa storica

Più educazione ai diritti dell’infanzia e dell’adolescenza nelle Università italiane. Oggi L’UNICEF Italia e la CRUI, Conferenza dei Rettori delle Università Italiane, hanno firmato un protocollo di intesa per la promozione e divulgazione di attività di formazione e ricerca.

La firma è avvenuta, questa mattina, a Roma alla presenza del Presidente dell’UNICEF Italia dott. Francesco Samengo e del Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II prof. Gaetano Manfredi, Presidente della CRUI.

Nell’anno in cui si celebra il trentesimo anniversario dall’approvazione della Convenzione sui Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza la firma del protocollo resta una tappa storica. «L’istruzione, la ricerca, la formazione oggi sono più che mai fondamentali per trovare soluzioni concrete ai problemi che colpiscono i bambini e i giovani in Italia e nel mondo. Insieme con la CRUI riusciremo a coinvolgere studenti universitari, neolaureati, operatori sociali, docenti delle scuole di ogni ordine e grado e contribuire in questo modo a diffondere efficacemente la cultura dei diritti dell’infanzia» ha fatto sapere Francesco Samengo, Presidente dell’UNICEF Italia.

«L’università serve a formare cittadini responsabili, capaci di partecipare attivamente e in maniera costruttiva alle dinamiche della vita associata. L’infanzia e l’adolescenza sono le fasi più delicate della crescita e la loro tutela rappresenta un valore fondamentale. Da comprendere, rispettare ed esercitare con competenza. Per questo credo che l’accordo firmato con UNICEF Italia non possa far altro che arricchire il nostro lavoro su questo fronte» ha commentato Gaetano Manfredi, Presidente della CRUI.

Le attività di formazione sono rivolte a studenti universitari, neolaureati, operatori sociali, docenti delle scuole di ogni ordine e grado per i quali le attività avranno valenza di aggiornamento, nonché gli studenti degli ultimi due anni di scuola secondaria di secondo grado per i quali avrà valenza di credito formativo o inserite in progetti di alternanza scuola-lavoro.

Redazione
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