La vicenda oscura della morte di Rita Atria

La vicenda oscura della morte di Rita Atria

La deputata, cognata della giovane testimone di giustizia ha detto di aver chiesto alla procura di Roma di essere ascoltata come persona informata sui fatti

Il 26 luglio del 1992, a soli 17 anni, Rita Atria è morta ufficialmente suicida a seguito delle stragi mafiose. Due giorni fa, nel giorno del trentennale della sua morte, in viale Amelia, il presidente della Camera, Roberto Fico, e il presidente di Libera, Luigi Ciotti, hanno deposto un cuscino di fiori davanti la targa in ricordo della testimone di giustizia più giovane d’Italia. A trent’anni dalla scomparsa di Rita Atria sono state numerose le iniziative per ricordarla. Come il libro Io sono Rita. Scritto da Giovanna Cucè, Nadia Furnari e Graziella Proto per Marotta&Cafiero, il libro-inchiesta ricostruisce la storia della giovane siciliana.

In queste settimane e negli ultimi giorni sono numerosi e personaggi che sono tornati su quella ancora oscura vicenda. Ultima in ordine di tempo Pieta Aiello. Deputata, eletta nel M5S e poi passata al Gruppo Misto. Nel 2019 è stata inserita dalla Bbc nella lista delle 100 donne più influenti al mondo. Ma soprattutto cognata di Rita Atria. In Sicilia per le iniziative di commemorazione della giovane, la Aiello ha detto di aver «già chiesto alla procura di Roma di essere ascoltata come persona informata sui fatti nell’ambito di un eventuale riapertura delle indagini sulla morte di Rita Atria».

@dalsociale24

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