L’unità investigativa di Greenpeace Italia ha scovato 45 tonnellate di rifiuti in plastica abbandonate in un ex distributore di benzina nell’area di Gliwice, in Polonia. Parte di quei rifiuti arrivano dalla raccolta differenziata dei rifiuti urbani. Buona parte di quei rifiuti arrivano dall’Italia. Secondo quanto riportato dall’organizzazione ambientale almeno la metà delle cento balle presenti. A confermarlo la presenza delle etichette di noti prodotti italiani.

«È una situazione inaccettabile – si legge sul sito di Greenpeace – che vanifica gli sforzi quotidiani di migliaia di cittadini nel separare e differenziare correttamente i rifiuti, e che conferma ancora una volta che il sistema non riesce a gestire in modo appropriato l’enorme quantità di rifiuti in plastica. Riciclare non è la soluzione, è necessario ridurre subito la produzione a partire dall’usa e getta».

TRASPORTO ILLEGALE DI RIFIUTI
Nel giugno dello scorso anno l’Ispettorato generale per la protezione ambientale polacco ha scritto all’Italia per sottolineare alcune anomalie. Nel report del Gios viene evidenziato che lo scarico dei rifiuti è stato diverso dal sito indicato nei documenti. L’Ispettorato polacco ha inoltre segnalato l’errata attribuzione del Codice Europeo del Rifiuto. Motivi che hanno spinto l’Ispettorato generale per la protezione ambientale polacco a parlare di trasporto illegale di rifiuti. Lo stesso ente ha scritto anche alla Regione Campania nel luglio e nel novembre dello scorso anno. Nelle due missive vengono presentate prove del movimento transfrontaliero illegale di rifiuti dall’Italia alla Polonia. Prove che non sono state ritenute valide dalle autorità italiane.

Greenpeace si chiede come sia possibile che non vengano effettuati controlli. «Un controllo sul campo, come quello che abbiamo fatto noi, serve non solo a livello di documenti, ma può rivelare anche dettagli importanti per evitare che accadano episodi come questo in futuro e recuperare, in modo corretto, rifiuti che oggi invece giacciono abbandonati nell’ambiente».