Il mercato europeo del libro dovrà essere accessibile alle persone cieche, ipovedenti ed a quelle con difficoltà di lettura, come i dislessici. Lo prevede la recente direttiva europea, lo European Accessibility Act, che entrerà in vigore nel 2025. C’è chi si è mosso per tempo per garantire il diritto alla lettura delle persone cieche. Quattro laureandi in ingegneria all’Università di Bologna hanno ideato l’eBraille, un eBook che permetterà alle persone non vedenti di leggere. Lo schermo intelligente esporrà i caratteri in rilievo, in modo da permettere la lettura braille.

Il progetto, presentato durante lo Start up Day, si è aggiudicato un premio da mille euro nella categoria Idee emergenti per Vitamina C Digitale. Dopo la partecipazione al contest, i quattro inventori di eBraille hanno iniziato a collaborare con una start up che stava lavorando ad un progetto simile, eRelief. Quest’ultimo intende costruire un’interfaccia in 3d per dipinti e sculture. Una tecnologia che permetterebbe alle persone cieche di percepire le opere al tatto.

In vista dello European Accessibility Act si è mossa anche la fondazione Lia (Libri Italiani Accessibili). L’organizzazione ha in cantiere un progetto per l’innovazione tecnologica dell’editoria. La Lia accompagna gli editori nella fruizione dei libri da parte delle persone con disabilità. Sia con la sintesi vocale che con i display in braille. Sono quarantadue i criteri utilizzati dalla fondazione per l’assegnazione del bollino di accessibilità. Su questo fronte l’Italia è già ben avviata. Ad oggi sono infatti oltre 26 mila i testi digitali accessibili presenti nel catalogo Lia, consultabili sul sito libriitalianiaccessibili.it. Un risultato raggiunto anche con il contributo dell’Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti ed i l sostegno del ministero della cultura.

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