La dad lascia indietro il 25% degli alunni disabili

La dad lascia indietro il 25% degli alunni disabili

L’indagine è, promossa da Fondazione Agnelli, Università di Bolzano, Università Lumsa e Università di Trento

3.170 docenti curricolari e di sostegno hanno risposto volontariamente al questionario sulla didattica a distanza per gli studenti con disabilità. L’indagine preliminare è realizzata nell’ambito del progetto Oltre le distanze, promosso dalla Fondazione Agnelli, l’Università di Bolzano, l’Università Lumsa e l’Università di Trento.

Secondo quanto emerso dalle risposte dei docenti il 25 per cento degli studenti con disabilità resto indietro. Nel 2 per cento dei casi la dad non è stata attivata in tutta la scuola. Nel 7 per cento non è stata attivata in alcune classi. Quasi sempre per scarse dotazioni tecniche delle famiglie o mancate conoscenze informatiche dei docenti. Il 44 per cento dei docenti afferma che gli alunni con disabilità sono ben integrati. Il 19 afferma che sono stati attivati percorsi di didattica a distanza individualizzata. Nel 10 per cento dei casi il piano educativo individualizzato non consente il sostegno da remoto.

Secondo il 50,3 per cento dei docenti c’è una difficoltà delle famiglie nel supporto ai figli con disabilità. Tra le altre difficoltà il reperimento dei materiali didattici (27%), la necessità di adattamento di parte (50%) o di tutti i materiali (23%). Nel 92 per cento dei casi l’insegnante di sostegno adatta il materiale. Il 23 per cento dei docenti ha espresso la volontà di avere maggiori informazioni sui materiali didattici adatti alle esigenze degli allievi con disabilità.

Redazione
ADMINISTRATOR
PROFILE

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Skip to content