Condanna in via definita per Cipriano Chianese

Condanna in via definita per Cipriano Chianese

L’apprezzamento per la condanna dell’ex sottosegretario all’Ambiente Salvatore Micillo

Cipriano Chianese è considerato l’ideatore del sistema delle ecomafie e del sistema illecito dei rifiuti. Per questo la sentenza di condanna in via definita a 18 anni di reclusione che ha emesso ieri la Cassazione assume un valore anche simbolico. Oltre che importante sul piano di contrasto alle ecomafie. L’esponente del clan dei Casalesi è stato riconosciuto responsabile del disastro ambientale della discarica Resit di Giugliano in Campania, in provincia di Napoli. Uno dei maggiori danni ambientali sul territorio. Le condanne della Suprema Corte arrivano a 47 anni considerando anche gli altri tre imputati. Alla moglie di Chianese, Filomena Menale, sono stati inflitti 4 anni e mezzo per riciclaggio. Dieci anni a Remo Alfani e 15 a Gaetano Cerci.

«La Corte di Cassazione ha scritto una pagina storica nella lotta alle ecomafie in Campania, riconoscendo anche per via giudiziaria che è stata la longa manus del clan dei casalesi a orchestrare per anni i traffici illeciti di rifiuti che hanno avvelenato la regione e in particolare la martoriata area nota come Terra dei fuochi», ha sottolineato il deputato campano del Movimento 5 Stelle in commissione Ambiente Salvatore Micillo. L’ex sottosegretario all’Ambiente ha aggiunto che ora «è necessario investire energie e risorse per restituire ai cittadini quello che gli è stato rubato, aprire ad una realtà sostenibile che è già in cantiere, una realtà che torna ad essere Campania felix».

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In questo senso va letto anche il progetto Alpha per il controllo del territorio attraverso la videosorveglianza. Le prime settanta telecamere erano già state installate nelle scorse settimane nelle città di Giugliano in Campania, Villaricca, Mugnano di Napoli, Marano di Napoli, Calvizzano, Melito di Napoli e Sant’Antimo. Nella giornata di martedì sono state consegnate a Caivano 50 telecamere inviate dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

Stefano Malla

Redazione
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