Comunic@ENS compie dieci anni

Comunic@ENS compie dieci anni

Il 7 ottobre a Torino l’Ens festeggia presso sala Viglione del Consiglio regionale Piemonte l’importante traguardo della piattaforma

Un centralino che consente di mettere in comunicazione persone sorde e udenti attraverso operatori specializzati e nuove tecnologie. Questo è il servizio Comunic@ENS dell’Ente Nazionale Sordi. Il progetto è nato nel 2012 in Piemonte. La sinergia tra Ens Piemonte, la Regione Piemonte e l’azienda 3punto6, oggi conta circa 2,5 milioni di interazioni l’anno. Un progetto tecnologico innovativo, diventato oggi una realtà consolidata sul territorio nazionale. Il Comunic@ENS abbatte le barriere della comunicazione grazie ad una serie di canali e al lavoro degli operatori, che prestano la loro voce mettendo così in contatto le persone sorde con altri utenti.

Quest’anno la piattaforma compie dieci anni. E il 7 ottobre festeggia a Torino questo importante traguardo. Dalle 10 avrà luogo un evento presso la sala Viglione del Consiglio regionale Piemonte. All’iniziativa interverranno il presidente nazionale Ens, Angelo Raffaele Cagnazzo, il presidente di Ens Piemonte, Serafino Timeo, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio. E ancora l’assessore alle Politiche sociali e dell’integrazione socio-sanitaria della Regione Piemonte, Maurizio Marrone, e Emanuele Storti della Croce Rossa Italiana. Proprio quest’ultima è una delle realtà che, dal 2020, si avvale del servizio di comunicazione per persone sorde messo in campo da Ens.

Alle linee di contatto testuali come il servizio di messaggistica istantanea Telegram, mail, chat e sms, quest’anno il Comunic@ENS ha aggiunto al suo ventaglio di possibilità comunicative anche le video chat Lis. Un nuovo canale, disponibile sia su app sia sul sito da qualunque browser e device connesso ad internet. La persona sorda può videochiamare un operatore esperto in lingua dei segni italiana, che a sua volta telefonerà all’udente e farà da interprete in tempo reale tra videochat e telefonata.

«Un servizio che garantisce alle persone sorde l’accessibilità, che non è una semplice questione tecnica ma un diritto non derogabile e condizione necessaria per il pieno esercizio di tutti gli altri diritti. Grazie al Comunic@ENS, infatti, i sordi vedono riconosciuto il loro diritto ad avere una comunicazione autonoma, completa ed efficace, ad esempio con il proprio medico, le forze dell’ordine o con un familiare, esprimendosi nella propria lingua madre. Si tratta a tutti gli effetti di un servizio essenziale che meriterebbe di entrare nei Lea», ha commentato il presidente di Ens, Raffaele Cagnazzo.

@dalsociale24



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