Classi di concorso per gli insegnanti di sostegno

Classi di concorso per gli insegnanti di sostegno

Dopo il passaggio a cattedra comune di 5 mila insegnanti di sostegno, la Fish chiede l’istituzione di classi di sostegno per continuità didattica

Il mondo scuola è stato al centro del dibattito durante i primi mesi della pandemia. Ed è tornato in auge a più riprese. Chiusure sì, chiusure no. A scuola in presenza solo fino alla prima media. A scuola solo i normodotati. Il tema dell’inclusione scolastica degli studenti con disabilità ha riempito paginate di giornali. Ma evidentemente non le pagine dei programmi del governo Draghi. Almeno non per quel che concerne l’assistenza degli studenti disabili. 5 mila docenti specializzati e titolari su posti di sostegno hanno ottenuto il passaggio su posto comune. Questo si traduce in ulteriori difficoltà di copertura dei posti di sostegno e difficoltà per gli alunni con disabilità. E nella copertura di quei posti da parte di docenti non specializzati.

La Fish denuncia questa situazioni, che ritiene grave per gli studenti con disabilità. E chiede che sia istituito un concorso per il sostegno. Una classe di concorso per ogni ordine e grado di istruzione. Nella missiva al ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, la Fish sottolinea che già un terzo dei circa 300 mila alunni con disabilità era senza docenti specializzati. Una circostanza determinata dal fatto che la normativa attuale consente agli insegnanti di ruolo di sostegno di passare su cattedra comune dopo soli cinque anni di permanenza su cattedra di sostegno.

«Questa è la conseguenza di non aver mai voluto accogliere la domanda che molte associazioni di famiglie e persone con disabilità, specialmente quelle aderenti alla Fish, sollevano da anni sulla creazione di apposite classi di concorso apposite per il sostegno, una per ogni ordine e grado di istruzione», ha evidenziato il presidente di Fish, Vincenzo Falabella. «L’istituzione di apposite classi di concorso per il sostegno garantirebbe pure la continuità didattica e dunque chiediamo al ministero dell’Istruzione, da subito, di convocare l’Osservatorio Scuola data l’urgenza del caso, per affrontare un problema che si trascina da anni e che deve assolutamente trovare un avvio di soluzione», ha aggiunto Falabella.

Il tema dell’inclusione degli studenti con disabilità, ed in particolare l’assistenza scolastica, sta a cuore anche alla Commissione Cultura alla Camera, Vittoria Casa. «Lavoro sui temi del dimensionamento scolastico e del sostegno alle ragazze e ai ragazzi con disabilità da molto tempo, entrambi questi temi sono infatti stati oggetto di emendamenti a mia prima firma approvati nell’ultima legge di bilancio».

@dalsociale24

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