Andrea Caso: nostra lotta a mafia mai fermata

Andrea Caso: nostra lotta a mafia mai fermata

L’emendamento al decreto Liquidità e l’azione della commissione Antimafia

Introdurre nuove tipologie di imprese nelle white list delle Prefetture per efficientare l’azione di contrasto alle mafie. Questa la proposta contenuta nell’emendamento al decreto Liquidità presentato dal deputato del M5S Andrea Caso.

Cosa prevede il suo emendamento al decreto Liquidità?
«Tengo a chiarire che questo è un passo importante come mezzo di contrasto alle mafie. Il nostro percorso di lotta alle mafie non si è mai fermato. La novità di questo emendamento è che integra le white list dell’ufficio antimafia delle Prefetture. Fino a ieri determinate categorie non erano contemplate in queste liste. Significa inserire anche categorie come i servizi funerari, la ristorazione, il catering, le aziende di sanificazione, che sono centrali in questo momento. Da oggi anche queste categorie avranno l’obbligo di essere iscritte, in modo che le Prefetture possano avere contezza delle aziende che operano in odor di mafia».

Qualche giorno fa è arrivata la richiesta di arresto nei confronti di Luigi Cesaro e di Antonio Pentangelo per l’inchiesta ex Cirio. Il presidente della commissione Antimafia Morra ha invitato il deputato di Fi a fare un passo indietro. Qual è la sua posizione?
«La mia posizione è la stessa del presidente Morra. Anche noi parlamentari del M5S in commissione Antimafia abbiamo chiesto subito le dimissioni di Pentangelo. In questo momento di difficoltà estrema è giusto che venga dato un segnale importante. Sarebbe un atto di notevole importanza».

In un’intervista di 10 giorni fa il professore Nando Dalla Chiesa ci ha detto che molte delle scarcerazione di boss e narcotrafficanti potevano essere evitate. Secondo lei chi ha maggiori colpe in quella vicenda?
«Credo che in un momento di emergenza a cui il Paese non era pronto siano stati commessi degli errori. Ai quali sono seguiti dei fatti. Non solo in termini di normative, e quindi mi riferisco ai due decreti emanati dal ministro Bonafede, ma sono un ulteriore segnale le dimissione di Basentini. Come ho ribadito prima queste azioni dimostrano che la nostra lotta alle mafie non si è mai arrestata. Se pensiamo che nel decreto Liquidità, in cui è al centro il rilancio delle imprese, continuiamo a guardare con occhio attento alla criminalità organizzata, dà il senso di quello che dicevo».

In questi giorni è passata un po’ in sordina la misura eco scuola. Di cosa si tratta?
«Eco scuola nasce da un progetto del M5S che deriva dal taglio dei nostri stipendi di parlamentari. Abbiamo finanziato molte scuole. Ad ogni progetto andranno circa 20 mila euro. Questo è importante per far capire anche alle altre forze politiche che se seguissero questa linea assieme potremmo sostenere molte più iniziative. Speriamo la risposta delle altre forze politiche sia positiva».

Ciro Oliviero

Redazione
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