Campania, la fase 2 per la disabilità

Campania, la fase 2 per la disabilità

Le richieste della Fish Campania

Lunedì 4 maggio ha preso il via la fase dell’emergenza. Per le persone con disabilità i cambiamenti al momento riguardano la riapertura dei centri diurni come ha ricordato l’altro giorno da queste pagine il consulente alla disabilità presso la Presidenza del Consiglio Giuseppe Recinto. In alcune territori le associazioni chiedono un confronto con le istituzioni per far ripartire al meglio i servizi per le persone con disabilità. E’ il caso della Campania dove la Fish ha scritto al governatore De Luca e all’assessore alle Politiche Sociali Fortini un documento per la programmazione della seconda fase.

Nel documento Fish Campania chiede che la Regione avvi un confronto con le amministrazioni locali e le associazioni delle persone con disabilità per studiare una ripresa graduale dei servizi nei diversi settori delle attività sociali e socio-sanitarie. La Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap sottolinea che la priorità deve essere a sicurezza per gli assistiti, per i loro familiari e per gli operatori.

Tra le richieste della Fish ci sono l’approvazione del nuovo Piano regionale per la non autosufficienza e l’istituzione di un fondo regionale di 15 milioni di euro per potenziare i progetti per il dopo di noi e di vita indipendente. L’organizzazione chiede inoltre che l’ente di Santa Lucia solleciti gli Ambiti Sociali ad attivare l’assistenza specialistica. Ambiti Sociali che devono garantire il trasporto per le persone con disabilità verso i centri diurni e semi residenziali, come previsto dal decreto n. 83 del 9 aprile 2020.

Redazione
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