Al caffè Corsaro si serve integrazione

Al caffè Corsaro si serve integrazione

Promosso da Legambiente Puglia, e selezionato nell’ambito del Bando Adolescenza del Fondo Povertà Educativa, il progetto è finanziato dall’impresa sociale Con i Bambini

Il bar che sorge nel giardino pubblico dell’ex ospedaletto pediatrico di via Imbriani a Trani non è come tutti gli altri. Il Corsaro non serve solo caffè, ma anche integrazione ed inclusione. Grazie al progetto Scuola Corsara, infatti, il bar vede il coinvolgimento di 35 persone. 20 sono utenti dell’area adulti del dipartimento di salute mentale, 8 sono pazienti della neuropsichiatria infantile, altri 8 sono studenti dell’istituto alberghiero Aldo Moro di Trani, impegnati nell’alternanza scuola-lavoro. Promosso da Legambiente Puglia, e selezionato nell’ambito del Bando Adolescenza del Fondo Povertà Educativa, il progetto è finanziato dall’impresa sociale Con i Bambini.

Dei 419 mila euro destinati al progetto 89 sono serviti per la ristrutturazione del baretto, attivo da ieri a tre anni dall’avvio del progetto. Nel progetto sono stati coinvolti, inoltre, Asl Bat, Comune di Trani, la cooperativa Questa Città, la cooperativa Campo dei Miracoli, l’associazione Terra Madre e Migrantes. Il caffè Corsaro rappresenta una possibilità di inclusione per gli utenti dei servizi d salute mentale dell’Asl locale. Al contempo può rappresentare anche l’integrazione con la cittadinanza.

@dalsociale24

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