A fine giugno la Corte Costituzionale aveva decretato illegittima la cifra assegnata per la pensione di invalidità. 285,66 euro. Con la sentenza 152/2020 la Corte aveva detto che questa cifra viola il diritto previsto dell’articolo 38 della Costituzione. Nel pronunciamento la Corte aveva invitato il governo a portare l’assegno ad una cifra pari a 516,46 euro per gli invalidi civili totali che abbiano compiuto 18 anni.

Nel corso della conferenza stampa di venerdì il premier Conte aveva detto che l’aumento per «le pensioni d’invalidità e inabilità per tutti i soggetti di età superiore ai 18 anni che risultino invalidi civili al 100%, sordomuti, ciechi assoluti, titolari di pensioni che siano titolari di pensione d’inabilità». Conte ha sottolineato che la cifra sarà pari a 651,51 euro. Più di quanto previsto dalla Corte.

La Fish si è detta soddisfatta della decisione del governo. Il presidente ha però sottolineato nuovamente quanto detto all’indomani del pronunciamento della Corte: «serve una riforma strutturale». Per ora si conoscono solo i limiti reddituali. Per il 2019 sarà di 8.442,85 euro per il pensionato solo e 14.396,72 per quello coniugato. Per quest’anno sarà di 8.469,63 per il pensionato solo e 14.447,42 euro per il pensionato coniugato.