Assegnazione diretta di beni confiscati

Assegnazione diretta di beni confiscati

L’ultimo aggiornamento del Codice Antimafia permette di assegnarli direttamente

I beni confiscati alle mafie devono avere una funzione sociale. Fino ad oggi i beni finivano nel patrimonio indisponibile del Comune in cui si trovavano. Poi venivano destinati ad associazioni, cooperative o riutilizzati dalla stessa amministrazione comunale. La legge risale al 13 settembre 1982. Si tratta delle n. 646 sulle disposizioni in materia di misure di prevenzione di carattere patrimoniale porta il suo nome. Conosciuta come legge Rognoni-La Torre.

LEGGI ANCHE: Il padre della legge sui beni confiscati

L’ultimo aggiornamento del Codice Antimafia permette all’Agenzia Nazionale Beni Sequestrati e Confiscati di assegnare direttamente i beni ai soggetti del terzo settore. Qualche giorno fa l’Anbsc ha pubblicato un’istruttoria per l’assegnazione, a titolo gratuito, di immobili confiscati ai sensi e per gli effetti dell’art. 48, comma 3, lett. c-bis del D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159, a finalità sociali. Le domande potranno essere presentate sino al 31 ottobre 2020.

LEGGI ANCHE: Campania, legge su beni confiscati

Nelle scorse settimane il presidente della Fondazione Con il Sud, Carlo Borgomeo, aveva scritto sulle pagine de Il Mattino che si tratta di «un’iniziativa intelligente ed innovativa di cui va dato atto al Prefetto Frattasi, Direttore dell’Agenzia. Ed è soprattutto l’occasione per riprendere con forza e con una certa radicalità il dibattito sulla riforma del settore».

Redazione
ADMINISTRATOR
PROFILE

Posts Carousel

Latest Posts

Top Authors

Most Commented

Featured Videos

Skip to content