Argentina, scatta tassa solidarietà

Argentina, scatta tassa solidarietà

La scelta del governo di Alberto Fernandez potrebbe scoraggiare potenziali viaggiatori

Il nuovo governo argentino ha promulgato una legge che tassa le spese in valuta estera al 30 per cento. In vigore dal 23 dicembre la nuova «tassa della solidarietà» è stata istituita per «un’Argentina inclusiva e solidale». La misura, ideata per migliorare il deficit argentino, in recessione dal 2018, rischia di fermare il settore turistico nazionale. La scelta del governo di Alberto Fernandez potrebbe infatti scoraggiare potenziali viaggiatori.

Ad oggi il flusso turistico ancora non ha risentito della nuova tassazione in quanto il tasso di cambio della valuta estera con quella locale è fortemente competitivo dato il consistente deprezzamento del peso argentino nell’anno appena trascorso. Gli ultimi dati, relativi ai primi dieci mesi del 2019, attestano l’arrivo di 2,5 milioni di turisti in aereo (+13,9% rispetto al 2018). Gli argentini che hanno viaggiato fuori dai confini sono stati 3,4 milioni (-12,5%).

Il direttore esecutivo della Camera delle Compagnie Aeree in Argentina, Felipe Baravalle, ha affermato che la tassa della solidarietà «potrebbe portare ogni operatore aereo a ridurre le dimensioni degli aerei o il numero di frequenze», il che «incide direttamente sulla redditività dei viaggi turistici all’estero, sulla capacità dei magazzini per l’esportazione e, con essa, sui posti di lavoro nel Paese».

Redazione
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