L’appello a costruire il futuro di Napoli

L’appello a costruire il futuro di Napoli

Mettere al centro del dibattito sul futuro di Napoli la mobilità, la salute, i diritti e modelli innovativi ed alternativi di sviluppo

Un movimento dal basso. Fatto di giovani tra i 30 e i 40 anni. Fatto di precari, lavoratori, ricercatori, professionisti, cervelli in fuga. Persone provenienti da vari percorsi di impegno civile, sociale e politico. Napoletani che hanno voglia di far conoscere la loro visione sul futuro di Napoli. Vogliono farlo attraverso un percorso di condivisione che approdi alle scrittura di un manifesto di idee per la città delle future generazioni. Per un futuro alternativo «dove il lavoro – si legge in una nota di Prossima Napoli – non sia uno slogan e l’istruzione non sia un lusso».

Napoli andrà al voto fra pochi mesi e più che i temi – denuncia Prossima Napoli – al centro del dibattito ci sono nomi, strategie, accordi. Questo progetto vuole rimettere al centro del dibattito sulla città la mobilità, la salute, i diritti e modelli innovativi ed alternativi di sviluppo. Con parole chiave quali ecologia, circolarità, cura, rigenerazione. Per dare voce a quelle energie sociali, culturali e politiche «rimaste orfane di spazi di partecipazione ed elaborazione e prive di soggettività politiche in grado di rappresentarne le aspirazioni».

Il neonato gruppo vuole inoltre «immaginare nuove forme di aggregazione e nuove filiere di produzione e consumo per costruire alternative a emigrazione e disoccupazione. Sentiamo che questo è il momento di rompere gli argini. Che una marea di ingegno, tenacia e passione inondi finalmente Napoli».

Redazione
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