Il libro Ad Est dell’immaginabile

Il libro Ad Est dell’immaginabile

Venerdì 26, alla presentazione del libro, sarà possibile acquistarlo insieme ad una boccetta di disinfettante naturale realizzata dagli utenti del centro diurno Lilliput

Sostenere le attività del centro diurno per persone dipendenti da alcool e sostanze Lilliput di Napoli est, gestito dalla cooperativa Era. Nasce così il libro Ad Est dell’immaginabile (Gesco) a cura di Margherita Aurora. Sei favole scritte dagli utenti del centro e lasciate volutamente nella struttura originaria. Un modo questo, per far comprendere come i ragazzi ospiti del centro diurno si approcciano alla scrittura. Ed anche quanto questa attività laboratoriale, curata proprio dalla Aurora, possa essere terapeutica. Il libro è ormai diventato anche centrale nelle discussioni del caffè letterario organizzato sempre con i ragazzi del centro diurno.

Il libro è un lavoro di fantasia e creatività, ma al contempo da alcune storie traspare l’abuso di alcool e sostanze. Non vengono mai nominate, ma è chiaro che quel pezzo di vita è ben presenti nelle favole scritte dagli utenti di Lilliput. Ad Est dell’immaginabile è un libro utile anche per gli stessi operatori sociali. Un’indicazione su quali percorsi possono essere attivati attraverso la scrittura degli utenti.

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Venerdì 26 novembre il libro sarà presentato presso la libreria La bottega delle parole di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli. Sarà l’occasione per sostenere le attività di manutenzione ordinaria dell’orto sociale di Ponticelli. Le donazioni andranno al comitato cittadino orto urbano Parco Fratelli de Filippo. All’evento di presentazione interverranno la trainer del laboratorio di scrittura della coop Era, Margherita Aurora, la responsabile del centro diurno Lilliput, Anna Ascione, il presidente della coop Era e del consorzio Gesco, Giacomo Smarrazzo. A moderare i lavori Silvana Caruso, responsabile Uosd del dipartimento dipendenze.

In occasione della presentazione sarà possibile acquistare il libro insieme ad una boccetta di disinfettante naturale con un’offerta di 10 euro. Il disinfettante è realizzato dagli stessi ospiti del centro diurno attraverso l’infusione della lavanda, coltivata negli orti sociali, in alcool. Tra gli oltre 200 orti sociali affidati a cittadini, associazioni, parrocchie ce ne sono due che vengono utilizzati per il laboratorio di ortoterapia con gli utenti. Altri appezzamenti sono stati dati in concessione ad alcuni utenti stessi, oltre che ex utenti del centro diurno di Napoli est.

@dalsociale24

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