Il Canada è il Paese più inclusivo al mondo nei confronti dei migranti. Dalla religione alla sessualità. Da un sondaggio dell’Ipsos nel 2018 emerge che il multiculturalismo è il valore che i canadesi indicano subito dopo l’inno nazionale. Uno dei pochi luoghi al mondo dove l’integrazione tra culture differenti è riuscita a produrre una società unita, fondata sui valori dell’accoglienza e della tolleranza.

La sua geografia lo rende diverso da quasi ogni altro Paese al mondo. Il Canada è circondato dall’Oceano Pacifico, dall’Atlantico e dal Polo Nord, mentre l’unico confine che possiede con un altra nazione è quello con gli Stati Uniti, che è anche il Paese più ricco e stabile del mondo.

Oggi il parlamento canadese ha annunciato l’intenzione di accogliere un milione di immigrati. Letteralmente nuovi residenti permanenti nei prossimi tre anni. Non pochi, visto che si tratta, per ogni anno, dell’uno per cento della popolazione del Paese. Nel 2017 il Canada ha accolto oltre 286 mila residenti permanenti e potrebbero essere 350 mila nel 2019, 360 mila nel 2020 e 370 mila nel 2021.

Hussen, immigrato dalla Somalia oggi è il ministro canadese per l’immigrazione e  parlando alla Cnn ha detto che «è in gran parte grazie alle persone che abbiamo accolto nella nostra storia che il Canada è diventato un Paese solido e vivace, l’afflusso contribuirà a compensare l’invecchiamento della popolazione canadese e il calo del tasso di natalità, aumentando nel contempo la sua forza lavoro».

Il Canada, storicamente disponibile a offrire protezione ai rifugiati, ha dotato il ministero di Hussen di 5,6 milioni di dollari per sostenere iniziative di reinsediamento globale.