Lo scorso 21 settembre in 157 Paesi si è celebrato il World Cleanup Day, la più grande azione civica di pulizia al mondo. Non solo cleanup però. In Italia ha avuto spazio anche la moda attraverso il Fashionable Eco Art Show inserito all’interno della Milano Fashion Week. Obiettivo principale dell’evento «è quello di costruire ponti tra fashion design di tutto il mondo e la sostenibilità ambientale», sottolinea Natalia Siassina, designer del brand Tailor’s Art Revolution e tra gli organizzatori dell’evento.

Quella andata in scena sabato 21 settembre a Milano nell’ambito del World Cleanup Day è stata la prima azione di raccolta di rifiuti all’interno di una street catwalk. Le modelle vestite con abiti di design andavano alla ricerca di sigarette ed altri rifiuti presenti anche nel centro di Milano, nei presi del Duomo. Gli altri designer che hanno preso parte all’evento sono Anna Ho, Maka, Lasabira, Kl’art Claudia Padure, irEne hat & dress.

Natalia Siassina evidenzia che «il Fashionable Eco Art Show ha presentato un assaggio di un futuro più luminoso, grazie agli artisti e designer di moda con un focus particolare su sostenibilità, materiali riciclati e attenzione a madre natura». Un appuntamento che ha visto la fashion industry interessarsi a «mantenere il nostro pianeta in uno stato vivibile purtroppo. La voglia di cambiare parte dall’inizio, da chi crea, dando l’imput a tutta la catena della moda», aggiunge Natalia Siassina.

«Siamo lieti che il concetto di sostenibilità e di cura dell’ambiente sia giunto fino alla Milano Fashion Week. Del resto il mondo appartiene a tutti e tutti possiamo e dobbiamo impegnarci per tutelarlo. Il messaggio che ha lanciato FashionableArtShow – afferma il presidente di Let’s Do It! Italy, Vincenzo Capasso – è importante per sensibilizzare una fascia di cittadini che possono essere lontani dal mondo della sostenibilità ambientale».